Misure, strumenti e aiuti economici messi in campo per sostenere le imprese e i lavoratori colpiti dal terremoto del 24 agosto.
Tutti mobilitati per sostenere imprese e lavoratori colpiti dal terremoto in Centro Italia: il Governo ha annunciato la sospensione di numerosi adempimenti burocratici; Confindustria e sindacati hanno attivato un fondo speciale; Confcommercio ha aperto uno sportello mobile per le imprese ad Amatrice; iniziative anche da parte di FIPE (Federazione Italiana Pubblici Esercizi) e Federalberghi.
Il Ministro del Lavoro Giuliano Poletti incontrando i rappresentanti delle Regioni colpite dal terremoto del 24 agosto (Lazio, Umbria, Marche e Abruzzo) e ha dichiarato: «Prevediamo una sospensione di tutti i termini che riguardano le pratiche in tema dilavoro e previdenza, che cercheremo di coprire con un intervento normativo per far sì che non ci siano sanzioni e problemi motivati dalla situazione specifica».
Facendo una valutazione sulla scadenza di legge al 31 dicembre per quelli in deroga, c’è poi l’intenzione di: «usare pienamente tutti gli ammortizzatori sociali, compresi quelli in deroga, togliendo tutti i vincoli per i lavoratori: da qui a quella data li possiamo rendere immediatamenteutilizzabili, ma se dovessimo andare oltre questa scadenza, servirà una legge».
L’esecutivo ha anche pensato a piccoli imprenditori, negozianti, artigiani, liberiprofessionisti, che non hanno ammortizzatori sociali: l’ipotesi è quella di «definire uno strumento di sostegno al reddito specifico, da costruire d’intesa con il Ministero dello Sviluppo Economico».
Per la ripartenza delle imprese, il Ministero del Lavoro vedrà come garantire, dalla parte sociale, una quota di reddito.
Infine, è previsto un intervento di sostegno al reddito per tutte le persone che non fanno parte delle categorie che appena definite ma sono pezzi della società e dell’economia colpite dal sisma. L’obiettivo del Governo, sottolinea ancora Poletti è: «produrre la volontà, nelle persone, di rimanere in quei luoghi, di far rinascere quelle comunità» creando «le migliori condizioni possibili perché non debbano sentirsi costretti a spostarsi per avere un reddito».
Diverse anche le iniziative di associazioni imprenditoriali e sindacati: